Il Decreto Liquidità diventa Legge: tutte le informazioni in merito

Il Decreto “Liquidità”, dello scorso 8 aprile, è stato convertito in legge: più precisamente nella Legge n. 40 del 5 giugno 2020, pubblicata il giorno successivo sulla Gazzetta Ufficiale.

Nella conversione alcune delle misure sono state modificate, altre confermate.

Vediamo quali sono le novità più rilevanti, che si dividono essenzialmente tra le disposizioni relative ai finanziamenti alle imprese e i nuovi obblighi dei datori di lavoro.

Le nuove disposizioni relative alle misure per il sostegno della liquidità delle imprese

Per cominciare concentriamoci sui finanziamenti alle imprese garantiti dal Fondo di Garanzia.

Le novità più significative sono:

  • l’estensione della durata da 6 a 10 anni;
  • l’aumento dell’importo massimo erogabile da 25.000 a 30.000 euro;
  • l’estensione del periodo di “preammortamento” da 24 a 36 mesi (le imprese avranno pertanto la possibilità di pagare mensilmente solo la quota interessi per i primi tre anni);
  • la variazione dei parametri che sanciscono l’importo, che corrisponde in pratica al 25% del fatturato totale oppure al doppio della spesa salariale annuale;
  • viene chiarito che posso accedervi anche le associazioni professionali e le società tra professionisti (inclusi gli agenti/subagenti di assicurazione e broker).

La procedura dovrebbe inoltre risultare semplificata, dal momento che gli istituti di credito non dovranno più eseguire una vera e propria istruttoria, in quanto sarà il richiedente ad assumersi la responsabilità dei dati dichiarati, attraverso un’autocertificazione.

Se ho chiesto il finanziamento prima della trasformazione del Decreto Liquidità in Legge?

È la domanda che molti di quelli che hanno già richiesto il finanziamento si sono fatti.

La risposta è però semplice: coloro che hanno già ricevuto il prestito garantito al 100% potranno richiedere l’estensione dell’importo fino a 30.000 euro e alla nuova durata di 10 anni.

Il processo non sarà automatico e non tutti gli istituti finanziari hanno già predisposto le modalità per la richiesta, l’impresa in ogni caso dovrà presentare un apposito modulo (l’Annex al nuovo Allegato 4-bis).

Una parentesi sui vincoli per l’accesso alla Garanzia Italia (SACE)

Vengono escluse le società che controllano, o sono controllate, da società residenti in un Paese o in un territorio non cooperativo a fini fiscali (cd “Paradisi Fiscali”), salvo che non dimostrino che il soggetto non residente svolga un’attività economica effettiva.

Ad ogni modo, qualunque somma erogata deve essere volta a sostenere a sostenere costi del personale, canoni di locazione o di affitto di ramo d’azienda, nuovi investimenti o capitale circolante. Gli investimenti devono necessariamente venire impiegati in stabilimenti produttivi e attività localizzati in Italia e le imprese devono impegnarsi a non delocalizzare.

Un’ulteriore clausola prevede che l’impresa beneficiaria non possa approvare la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni (per i 12 mesi successivi alla data della domanda).

Quali sono gli obblighi dei datori di lavoro?

Come anticipato, la Legge del 5 giugno 2020 include anche dei doveri per i datori di lavoro, connessi in particolare alla salvaguardia della salute dei dipendenti.

Il DL “Cura Italia” aveva stabilito che il contagio da Covid-19 equivalga ad un infortunio sul lavoro. In questo senso, la nuova norma limita la responsabilità dei datori di lavoro, laddove vengano applicate le prescrizioni previste dal Protocollo condiviso dal Governo e le Parti Sociali del 24 aprile 2020 e dai protocolli e linee guida di cui all’art. 1, c.14 del DL 33/2020, o, nel caso queste non trovino applicazione, le misure contenute nei protocolli o accordi di settore stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

dott. Antonio Spinello

Il Dott. Spinello Antonio fa parte insieme al Dott. Desantis Davide, al Dott. Gallo Giuseppe e alla Dott.ssa Caligiuri Giusy di SEA STUDIO SRL.